mercoledì 16 novembre 2011

Edda



Ieri sono stata a Milano, e praticamente ho viaggiato tutto il giorno, ero molto stanca. Ma stamattina mi sono svegliata presto con un bel sole. Sono passata dall'ufficio, ma,ne sono uscita subito diretta verso Castiglioncello.

Avevo voglia di camminare.

C'era un aria bellissima, quasi estiva e all'orizzonte la Capraia e la Gorgona, si vedevano bene.

Sono arrivata sotto la pineta sul lungomare Sordi, e mi sono seduta sul muretto. mi sono tolta la giacca ed ho lasciato che il sole mi scaldasse la faccia.

Davanti a me , dentro il porticciolo, c'era la Signora Edda sulla sua barchetta a pescare i polpi.

Praticamente l'ho sempre vista fin da quando ero piccola. Non ci avevo mai parlato.

E' tornata sulla spiaggia, ed ha spinto la barca a riva.

Mi sono avvicinata, e gli ho chiesto quanto amava quel pezzetto di spiaggia che gestisce da sempre.

Mi ha guardato dritta negli occhi e mi ha risposto:Tanto, è la mia vita.

Ed io ho continuato...ma cosa di piu'....e lei...tutti i bambini ai quali ho insegnato a nuotare.

Ma ho insegnato a tutti, anche ai vecchi, li ho messo tutti in acqua.

..........Mi è piaciuta molto la mia vita e poi sono stata con la gente, i miei clienti ai quali voglio bene.

E poi, ho coltivato una grande passione per le lingue.

Parlo Inglese e leggo il Francese, non lo parlo benissimo perchè quì francesi non vengono mai.

Raccolgo le conchiglie, i sassi ed i vetrini e ne faccio dei quadri che mi piacerebbe farti vedere, abito per la strada verso le spianate........e poi i Gasman, la lucciola...

Sai, una volta mi hanno fatto un'intervista e il giornalista mi ha detto, ma come fai a parlare Inglese se non ti sei mai mossa da qui.....ed io gli ho risposto, il mondo è passato da qui...

Geniale

Gli ho detto che era proprio bella

Lei ha risposto che quando si diventa vecchi non ci si può piu' guardare nemmeno allo specchio.

Avevo voglio di dargli un abbraccio, ma l'ho salutata e sono tornata verso Caletta.

Al Tirreno c'erano Alberto e Simone e alla spiaggia libera facevano il bagno.

Sono ripartita con le farfalle che mi giravano nello stomaco.









giovedì 3 novembre 2011

La sottile differenza

La sottile differenza è fatta di tanti puntini, di occhi che si parlano.
Ed i loro occhi si sono parlati subito.
Ed era tutto chiaro.
La sottile differenza, parte da una camicia cifrata e da mutande su misura, che farebbero pensare ad un tipo di uomo al quale piace mostrare ciò che ha.
Quando guardi qualcosa ci devi girare intorno ed osservarla da tutti gli angoli. Alzare la testa ed abbassarla, toccarla, odorarla, sentire la sensazione che ti dà.
La puoi sentire anche camminando per le strade di una grande città, dove ogni pietra ti racconta una storia, fatta di persone che si incontrano e delle quali ci si arricchisce, tipo il camiciaio che ti porge la tua camicia cifrata con orgoglio di chi sà fare bene il suo lavoro, ti chiama per nome, ed è lui orgoglioso di farti indossare il suo lavoro. E lui si arricchisce di questo, cose all'apparenza ,solo COSE, ma per lui ricchezza di anima e sentimenti.
Ed allora capisci , ma lo hai sempre saputo che c'è una sottile differenza, sottile per modo di dire.